Imago et memoria: frammenti della memoria

Narrazione di immagini e ricordi, tenui rimandi a paesaggi ormai stravolti dal continuo cammino evolutivo dell’umanità, visioni di quello che adesso è ma che viene supportato dai ricordi di giovinezza riportandoci a quello che un tempo era.
La materia che è stata asportata alla natura viene pittoricamente e poeticamente ricollocata da Ferrari sulle sue tele con tocchi decisi e calibrati, colori caldi come se volesse penetrare tiepidamente le nostre emozioni donandoci quell’astratta percezione di ricordi, immagini e vissuti; fresche primavere, campi fioriti, antichi borghi da riscoprire, orizzonti fiabeschi avvolti nella dolce poesia di chi ha saputo bloccare l’immagine primaria dell’estasi visiva.
Scivola dunque il pennello rapito d’amore per tessere incantevoli miraggi, suggestivi ed armoniosi, rendendoli oltremodo palpabili ogni qual volta li osserviamo, trasportandoci silenziosamente in un mondo che non solo appare, ma che in realtà rimanda a quelle percezioni che tutti noi abbiamo rivolto alla bellezza della vita, della natura, facendoci sognare nell’istante stesso in cui ci siamo avvicinati ad esse e che poi come per l’appunto un sogno, è svanito, lasciandoci la piacevole sensazione di un’immagine, di un ricordo: imago et memoria.

M. Luchetti

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