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LUNGA SPIAGGIA

Chissà dove sarà l'inizio
di questa lunga spiaggia
e dove andrà a morire.
Avviandomi ne scorro
la vastità inquietante
mentre il raggio del sole
penetra archiviando le carni
per tempo e per stagioni.
Nel camminare raccolgo
piccoli segni di vetro
disabitate conchiglie
legni plasmati dal fervore
naïf di creative correnti,
come souvenir di viaggio,
sabbie graffiate da chele
sul margine dell'onde
mi dicono di invisibili
plebei compagni di strada.
Alle spalle del cammino
precariamente segnato
la mia ombra si allunga
e sempre più greve il peso
diviene del raccolto.
Chissà quando ha avuto inizio
questa lunga spiaggia
e quando andrà a morire.